Un sito dedicato a tutte le donne che sono state tradite... ...e a quelle che non sanno ancora di esserlo...

Attraverso l’Europa per un pezzente-Martina

In questo freddo pomeriggio di Novembre mi sono finalmente decisa a raccontarvi della mia storia. Sperando che condividendola si plachi un po\’ questo immenso dolore che provo. Mi chiamo M., avrò 23 anni fra qualche giorno e come voi sono stata tradita in un modo meschino e poco pulito da una persona che mi ha reso l\’anima disillusa e ferita di oggi. A 17 anni mi sono innamorata di un uomo di 9 anni più grande di me, Norvegese. Dopo una lunga relazione a distanza, terminata la maturità all\’alba dei miei 19 anni, decido di trasferirmi insieme a lui ad Oslo, felice ed entusiasta di poter finalmente svegliarmi al mio fianco tutte le mattine. La mia vita in Norvegia non è stata semplice fin da subito; le persone e anche i suoi amici erano realmente fredde come mi avevano raccontato, lui spesso assente a causa dei suoi mille concerti e tour (oltre a lavorare a tempo pieno, suona in un gruppo) e la sua famiglia sempre \’presente\’ pur non vivendo nella stessa città. Con fatica imparo la lingua, trovo lavoro e scavalco mille ostacoli, diventando donna ogni giorno di più. Ho da sempre avuto un carattere determinato e forte che negli anni, da ragazzina antipatica e snob, mi ha permesso di maturare e placarmi molto. Scorrono gli anni ad Oslo, tra momenti meravigliosi e abissi di tristezza ed insicurezza. Mentre è in tour o ai concerti so che berrà molto assumendo un atteggiamento troppo amichevole con tutti, ragazzine comprese; per questo motivo i miei anni insieme a lui sono intrisi di gelosia e litigate per ogni foto che appare su Facebook insieme alle fans. I miei genitori mi hanno sempre consigliato di stare tranquilla e fidarmi ciecamente di lui, sostenendo che spesso il suo atteggiamento era probabilmente dovuto alla maschera da \’rock star\’ che aveva l\’obbligo di indossare. Pur non condividendo questo pensiero, mi faccio forza e negli anni provo a calmarmi ed essere meno rabbiosa e gelosa nei suoi confronti. Mi sono sempre fidata nonostante la mia gelosia, o meglio, desideravo fidarmi e ci avrei messo la mano sul fuoco; non sarebbe mai stato in grado di farmi male in quel modo, lui cosí dolce e premuroso nonostante gli impegni e le assenze. Quest\’anno decidiamo di prendere casa insieme, di trasferirci in un appartamento più grande e finalmente prendere un cane. Mi sembrava l\’inizio di una bella fiaba in cui magari mi avrebbe sposata col tempo e avrebbe creato una bella famiglia insieme a me. Fino a Maggio. A Maggio mentre io sono in Italia per una visita, dopo uno screzio telefonico inerente ad uno dei suoi atteggiamenti troppo troppo cortesi verso una ex che sarebbe andata ad un suo concerto, mi consiglia di starmene un po\’ in Italia insieme alla mia famiglia perché lui doveva riflettere e necessita di spazio. Io, sconvolta, torno lo stesso per via del mio lavoro ad Oslo e per cercare di capire cosa stava accadendo e al mio ritorno trovo una persona cambiata, gelida. Cerco di parlargli, di sistemare le cose, lo cerco fisicamente ed emotivamente e lui ogni volta mi respinge, dicendomi che è stressato e non sa cosa gli sta accadendo. Al termine del mese di Giugno avremmo dovuto traslocare, cominciare in un nuovo appartamento che avevamo scelto insieme, ma tutto ciò non accadrà mai. I suoi genitori, sempre presenti, ci fanno visita per qualche giorno, sebbene io non abbia voglia di vederli, lui mi convince ad incontrarli in quella che sarebbe stata la cena più disgustosa della mia vita. A fine serata suo padre ubriaco che non mi aveva mai parlato più di tanto mi domanda il motivo della mia presenza ad Oslo, facendomi presente che io non rendo suo figlio felice, che non sa essere se stesso in mia presenza. Mi dice che sono una bellissima ragazza, ma vuota e senza cuore e che la musica e la famiglia avranno sempre il primo e secondo posto nella vita del figlio e che io potrò ricoprirne solo il terzo, restando buona ed in silenzio. Esterrefatta ed in lacrime, torno a casa. Il mattino dopo, raccontatogli l\’episodio, mi dice \’Eh ma sarà stato ubriaco… Mica faceva sul serio\’. Quella con la sua famiglia è battaglia che non posso vincere e decido di prendere un biglietto per tornare a casa in Italia e lasciargli lo spazio che desiderava follemente. Tre giorni prima che io parta per l\’Italia, inizia ad essere in crisi esistenziale, a piangere ed implorarmi di perdonarlo per tutto il male che mi sta facendo e di lasciare la maggior parte delle mie cose lí ad Oslo per quando sarei tornata. Tra le sue braccia, all\’orecchio prima di partire mi sussurra \”Ti verrò a prendere, amore mio… Aspettami\”. E sono parole marchiate a fuoco nel mio cuore. Per proteggermi dalla sua freddezza e dall\’essere sempre respinta, mi rifugio dove posso stare al sicuro, a casa dei miei genitori. Il primo mese di Giugno scorre tra le sue lacrime e le sue scuse, dicendomi che gli manco ma che gli devo dare ancora spazio per capire e ricaricare le batterie. A fine Giugno trasloca privandomi di un istante che mai più tornerà: trasferirsi nella nostra nuova casa. Nonostante la rabbia e il dolore, provo ad essere paziente e fiduciosa. A Luglio le cose cambiano, dopo un week end a casa dei suoi genitori, comincia a parlarmi male, ad essere seccato nei miei confronti, a chiedermi più spazio e di non farmi sentire del tutto, che sarebbe stato lui a cercarmi quando avrebbe sentito la mia mancanza. Sconcertata e a pezzi, quel giorno decido di controllare una ragazza su Facebook che insieme ad altre dei concerti seguivo a causa della gelosia e leggo che dall\’Italia si stava dirigendo ad Oslo. Non so cosa è accaduto quel giorno, ma ringrazio chiunque mi abbia parlato all\’orecchio dicendomi che c\’era qualcosa che non andava; decido di chiamarlo per una chiacchierata e mentendomi, scopro che è in realtà a \’prendere una birra in amicizia con questa signorina che ha conosciuto ad un suo concerto e che è un\’amica\’. Mentre sono nel pieno delle mie emozioni e furente, lui mi appende il telefono, spegnendolo per tutto quel giorno. Ripensando a quel momento, provo nausea e repulsione e non riesco a comprendere come si possa fare cosí tanto male ad una persona. Nei giorni successivi la mia amica che abita ad Oslo mi dice di averlo visto di nuovo insieme a lei, nonostante mi avesse promesso di non rivederla. Questa torna in Italia e la mia settimana infernale giunge al termine. Decido di indagare in ogni caso, siccome avevo visto che questa fanciulla aveva presenziato al suo concerto il Maggio passato in Italia, vengo a scoprire che c\’è stato un bacio. Il mondo mi crolla addosso e tutte le certezze che avevo si frantumano sotto il peso di una realtà che non mi sembra appartenermi. Confrontandomi con lui in lacrime e col cuore in mano, mi dice che non aveva intenzione di dirmelo perché non contava nulla per lui. Gli credo, come una bambina che crede ancora alle favole e alla bontà delle persone. Erroneamente. Col cuore straziato, ad inizio Agosto vedo dal Facebook di questa ragazza che sta partendo nuovamente e alla domanda degli amici che le chiedono dove stia andando, non risponde, lasciandomi confusa e col mal di stomaco come sempre. Lo chiamo chiedendo spiegazioni e come fará per i mesi a venire, mi offende dandomi della psicopatica stalker e dicendomi che non sa dove stia andando e che non l\’ha più sentita, proprio come gli avevo detto di fare e di smetterla di farmi film mentali. Vedo su Facebook che questa ragazza aggiunge persone di Oslo che conosco e vivo nei dubbi per mesi e mesi, sentendomi dire ogni volta di essere completamente pazza. A Settembre questa ragazza torna in America (è americana) e tiro un sospiro di sollievo finalmente; con piacere ho notato che quando non lo cerco, è lui a cercarmi, che mi parla con più dolcezza e che mi continua a dire che gli manco. Decido quindi di tornare da lui dopo il mio viaggio in Giappone tenutosi tutto il mese di Ottobre. Studiando Giapponese all\’università, ho deciso di intraprendere un viaggio di un mese da sola per rilassarmi e tornare più forte di prima. Ma in Giappone accade ciò che non avrei mai immaginato nel peggiore dei miei incubi. Condotta nuovamente da una vocina dal mio cuore, decido di aprire Instagram e guardare il profilo di quella ragazza. Non so cosa sia questa vocina, ma non sbaglia mai. In un certo senso mi protegge, quindi basta tendere l\’orecchio ed ascoltare i suoi consigli. Vedo una foto che non avrei mai voluto vedere. Mi si informicolano le mani e corro in bagno a vomitare, piango come non ho mai pianto in vita mia. Nella foto c\’è l\’uomo che amo più di me stessa che bacia sulla bocca la ragazza che è stata il mio incubo per mesi, e sotto la foto un\’amica che le domanda quando si sarebbero visti. E i miei occhi gonfi di lacrime leggono un \’presto\’. Sono dall\’altra parte del pianeta, in un luogo dove la gente non urla, in cui le persone vivono secondo il mantra \”shouganai\” (doveva accadere), ma prendo quel telefono e lo chiamo attonita, quasi soffocando. Mi dice di calmarmi, dice di non essere stato totalmente sincero in questi mesi e che mi ha mentito. L\’ultima conversazione con la persona che ha passato tutti i momenti della mia vita degli ultimi 7 anni è a chiazze; ricordo frangenti e il mio respiro affannoso. Gli chiedo come ha potuto dirmi che gli mancavo per mesi e mesi e lasciare che fossi io a scoprire tutto, mi risponde in lacrime che gli mancavo veramente e non sapeva cosa fare. Non respiro. Mi dice che lei è in grado di dargli ciò che io non ho mai potuto dargli: una relazione rilassata e spensierata. È come un pugnale nel cuore. Mi dice che ogni volta che lo chiamavo sbattendogli in faccia la realtà, mi mentiva, non ero pazza, ma non sapeva come dirmelo. Mi dice che per il mese di Agosto questa estranea ha vissuto in casa mia, tra le mie cose. E mi sento morire. Mi dice che hanno fatto sesso più di una volta nel nostro letto. E sono corsa in bagno a vomitare. E infine mi dice che ci sono dei sentimenti forti tra di loro. E una parte di me è morta per sempre quella sera a Tokyo. Non ci sono parole che possano descrivere la profonda delusione che provo, è tutto cosí surreale. Io che pensavo di essere immune a queste cose, io che pensavo veramente mi venisse a prendere un giorno. Due giorni dopo ricevo una lettera di congedo da parte sua in cui mi definisce \”stella troppo difficile da gestire\” e mi augura tante cose belle. Un uomo che mi ha mentito per mesi, calpestandomi in continuazione, offendendomi e diprezzandomi, lasciando che fossi io a scoprire lentamente tutto mi augura una bella vita. Dopo 7 anni di un amore devoto e di sacrifici, in cui ho riorganizzato la mia vita lontano dalle persone che amavo per avvicinarmi ad una persona che non merita nemmeno metà di quella devozione. Mi sento svuotata e come un giocattolo vecchio che non va più bene sono stata accantonata per sempre…

Comments (9):

  1. Azzurra

    Novembre 5, 2014 at 10:21

    Cara Martina ho letto la tua storia con angoscia…
    Mi hai fatto ricordare quello che ho provato anche io lo scorso anno…mi hai riportato alla mente i mesi in cui credevo di essere pazza…hai fatto riaffiorare lo stato di abbandono totale in cui mi sono trovata a vivere per colpa di un uomo che non ha esitato a “cancellarmi” totalmente dalla sua esistenza.
    La tua storia purtroppo è simile alla mia e a quella di molte altre “colleghe”….
    Concentriamo le ns vite in una persona, cerchiamo di dare tutto quello che possiamo (perchè crediamo in quello che facciamo fino al midollo!)…e quesi sempre restiamo con un pugno di mosche tra le mani.
    Per alcuni uomini è molto più semplice “far scoprire” che parlare direttamente.
    Sono solo dei vigliacchi…incapaci di prendere di petto la vita e affrontare la realtà…..e questo ci strugge ancora di più!!!!
    Carissima Maritna…hai passato 7 anni della tua vita con un uomo che oggi si è manifestato per quello che è realmente….ma fortuna per te sei giovanissima….credimi hai tutto il tempo per rifarti una vita!!!!!!
    Hai il tempo per innamorarti di nuovo…hai il tempo per avere una tua famiglia…hai il tempo per avere dei bambini….
    Non fermati…non restare imprigionata in questi ricordi…vai avanti….e cerca la tua felicità!
    Capisco perfettamente che non è semplice…ma ora impegnati a fare questo!
    Basta con le lacrime e basta sentirsi “un giocattolo accantonato”.
    Riprenditi la tua vita…goditi ogni istante della tua nuova dimensione…della tua libertà e vedrai che presto la ruota tornerà a girare nel verso giusto!
    Ridi e la vita ti sorriderà!
    Un grande in bocca al lupo!
    A presto….

  2. Martina

    Novembre 5, 2014 at 19:28

    Grazie di cuore, cara Azzurra… Spero di ritornare a sorridere molto presto e spezzare questo brutto incantesimo che mi tiene prigioniera nella tristezza e nel ricordo. Purtroppo non merita nemmeno di essere ricordato dopo tutto il male e la mancanza di rispetto degli ultimi mesi. Sono ancora molto sconvolta e mi sembra di vivere in una bolla… Almeno non sono sola in questo dolore e ció mi rincuora..
    Un abbraccio
    Martina

  3. Azzurra

    Novembre 12, 2014 at 9:43

    Cara Martina,

    certo che non sei sola…e vedrai (te lo dico per esperienza diretta) tutto tra qualche mese ti sembrerà così lontano!!!!
    Io amavo moltissimo mio marito ma quallo che mi ha fatto è stato così doloroso che il suo pensiero oggi mi da “disgusto”….
    Ora cerca solo di pensare a te…pensa a te con piccoli gesti…riparti dal volerti bene!
    Ti auguro ogni gioia.
    Un abbraccio forte.

  4. Martina

    Novembre 12, 2014 at 10:06

    Assolutamente, penso solo a me stessa. Non cerco nessuno, non voglio nessuno… Anche io sono profondamente disgustata da questa persona. Oggi è il mio 23esimo compleanno e ha avuto la faccia tosta di augurarmi buon compleanno. Non ho parole, dopo che due giorni fa ha avuto il coraggio di fare l’arrogante quando gli ho chiesto di spedirmi le mie cose. Scusate sono sconvolta da quanto squilibrato possa essere..
    Ti abbraccio Azzurra!

  5. Azzurra

    Novembre 13, 2014 at 13:42

    Ahahahahah…come ti capisco!!!!!!la mia prima udienza di separazione è avvenuta il 4 marzo u.s. ed il mio compleanno è il 9 marzo.
    Indovina?…..mi ha fatto gli auguri!!!!!!:-D
    Mi sembrano veramente tutti uguali!!!!un mondo di pazzi!
    Un abbraccio a te

  6. el

    Novembre 13, 2014 at 16:59

    Ciao Martina! Anche io ho 24 anni e il cuore a pezzi… sono disgustata dalla persona che ho avuto accanto e mi ha mentito x mesi non trovando il coraggio di dirmi le cose in faccia…anche io ho scoperto tramite computer… non so come liberarmi di questo schifo che mi opprime lo stomaco… voi come vi state sfogando? Come cercate un po di pace? Di dove siete? Presto invierò anche io la mia storia 🙁

  7. Martina

    Novembre 13, 2014 at 17:58

    Cara El… Mi dispiace moltissimo che ti stia passando un momento orribile come questo… Se vuoi scrivermi privatamente per sfogarti la mia e-mail è martina.venturini@ymail.com
    Appena mi scriverai, cancellerò questo commento per privacy 🙂

    Martina

  8. Cloud

    Novembre 19, 2014 at 9:55

    Ah ah ah! A me gli auguri non li ha fatti. Dopo anni di tradimenti e dopo che mi ha mollato, a luglio scorso, in sostanza per un’altra, a dieci giorni dal mio secondo aborto terapeutico…è imbufalito perchè io, a dicembre, mi sono messa con il mio attuale compagno. Senza pudore.

  9. Azzurra

    Novembre 25, 2014 at 16:16

    Imbufalito??????…pure?????….provo solo schifo!!!!!!!
    Un abbraccio ……

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